Oggi vediamo come scegliere la migliore farina di pesce, analizzando quali sono i prodotti disponibili sul mercato.
La farina di pesce o mangime a base di pesce è un prodotto commerciale a base di pesce, incluse le ossa e le carcasse dei pesci di grossa taglia. E’ una polvere di colore marrone ottenuta mediante schiacciamento dei pesci o delle carcasse, per rimuovere la maggior parte dell’olio di pesce e dell’acqua. Ciò che rimane è la farina di pesce.
Origine
L’idea di utilizzare sottoprodotti dei pesci non è nuova; sono stati utilizzati per l’alimentazione di pollame, suini e pesci d’allevamento. Una forma primitiva di farina di pesce è citata nei Viaggi di Marco Polo, all’inizio del XIV secolo. L’utilizzo di aringhe come materia prima industriale è iniziata già nel 800 in Norvegia, utilizzando una versione primitiva del processo di pressatura delle aringhe per far uscire l’olio, per mezzo di tavole di legno e pietre.
Caratteristiche
La farina di pesce è ricca di sostanze nutritive ed è utilizzata principalmente nelle diete per animali domestici, e talvolta come fertilizzante organico di alta qualità. E un integratore ricco di proteine ottenuto tramite cottura, pressatura, essiccamento e macinazione di pesci o scarti di pesce ai quali non siano stati aggiunti altri componenti. E’ un prodotto solido, dal quale viene rimossa la maggior parte dell’acqua e l’olio di pesce interamente o in parte.
La farina di pesce nei mangimi aumenta l’efficienza e la crescita grazie a una buona appetibilità e migliora la digestione e l’assorbimento dei nutrienti. La composizione equilibrata di aminoacidi nella farina di pesce integra e fornisce effetti sinergici con altre proteine animali e vegetali da inserire nella dieta per promuovere una crescita veloce e ridurre i costi per i mangimi.
Le farine di pesce di alta qualità forniscono una quantità equilibrata di tutti gli amminoacidi essenziali, fosfolipidi e gli acidi grassi necessari per uno sviluppo ottimale, la crescita e la riproduzione delle larve. Le sostanze nutritive contenute in questo tipo di mangime aiutano anche ad aumentare la resistenza nei confronti delle malattie, stimolando e aiutando a mantenere un sistema immunitario funzionale.
Permettono anche la formulazione di diete ad alto contenuto di nutrienti, che favoriscono una crescita ottimale. L’aggiunta della farina di pesce alla dieta degli animali acquatici contribuisce a ridurre l’inquinamento delle acque di scarico, fornendo una maggiore digeribilità dei nutrienti. L’incorporazione della farina di pesce di alta qualità nel mangime conferisce un tocco di sano e naturale al prodotto finito, come quello che si ottiene dai pesci selvatici.
Specie utilizzate
La farina di pesce può essere realizzata a partire da qualsiasi tipo di pesce, ma in genere si utilizzano piccoli pesci marini che contengono un’alta percentuale di ossa e olio, e di solito viene utilizzata solo come mangime e non come alimento. Il pesce catturato ai soli fini di realizzare farina di pesce è denominato “industriale”.
Altre fonti sono i sottoprodotti che si ottengono dalla lavorazione del pesce (frattaglie) di vari prodotti ittici destinati al consumo diretto. Virtualmente qualsiasi pesce o frutto di mare può essere usato per fare farina di pesce, anche se da alcune specie rare potrebbe ottenersi un prodotto velenoso.
La specie prescelta deve essere ampiamente disponibile per poter catturare un alto numero di pesci; questo è fondamentale dal momento che il valore del pesce industriale è inferiore a quello del pesce utilizzato per il consumo umano diretto.
La pesca deve essere preferibilmente basata su più di una specie al fine di ridurre l’effetto delle fluttuazioni stagionali nella disponibilità delle diverse specie.
La disponibilità di pesci dalla durata di vita lunga varia meno di anno in anno.
Specie con un alto contenuto di grassi sono più redditizie, perché nel pesce un maggiore contenuto di grassi si traduce in un minore contenuto d’acqua e non di proteine.
Aspetti nutrizionali
Qualsiasi dieta completa deve contenere delle proteine, ma il valore nutritivo delle proteine è legato alla loro composizione in amminoacidi e alla loro digeribilità. Il profilo aminoacidico delle farine di pesce è ciò che rende questo ingrediente così attraente come integratore proteico. La componente proteica delle farine di pesce di alta qualità di norma è compresa tra il 60% e il 72%.
Un’alimentazione tipica per pesci deve contenere dal 32% al 45% di proteine. Un altro motivo molto importante per cui la farina di pesce è ricercata come ingrediente per le diete dei pesci di acquacoltura è perché contiene alcuni composti che rendono il mangime più accettabile e gradevole. Questa proprietà fa sì che il mangime venga ingerito rapidamente, e riduce la perdita di nutrienti.
Si pensa che l’acido glutammico, un amminoacido non essenziale, sia uno dei composti che conferiscono alle farine di pesce l’appetibilità. I lipidi dei pesci sono altamente digeribili da tutte le specie di animali e sono ottime fonti di acidi grassi essenziali polinsaturi (PUFA) omega-3 e omega-6.
I più importanti acidi grassi omega-3 contenuti nella farina di pesce e nell’olio di pesce sono acido linolenico, acido docosaesaenoico (DHA), acido eicosapentaenoico (EPA). Gli acidi grassi essenziali sono necessari per il normale sviluppo delle larve, la crescita dei pesci, e la riproduzione.
La farina di pesce contiene anche importanti fosfolipidi, vitamine liposolubili, e ormoni steroidei. L’alta digeribilità dei lipidi del pesce comporta il fatto che siano in grado di fornire una grande quantità di energia utilizzabile. Se la dieta non fornisce abbastanza energia, il pesce o i gamberetti dovranno utilizzare le proteine muscolari, il che può aumentare l’ammoniemia. La farina di pesce è considerata una fonte moderatamente ricca di vitamine del complesso B, in particolare cobalamina (B12), niacina, colina, acido pantotenico e riboflavina.
Come si produce
Esistono molti metodi per ottenere la farina di pesce dal pesce; il modo più semplice è lasciare che il pesce si asciughi al sole. Questo metodo è ancora utilizzato in alcune parti del mondo, dove gli impianti di processazione non sono disponibili, tuttavia il prodotto finale è povero rispetto a quelli prodotti con metodi moderni. Oggi la farina di pesce si ottiene tramite i seguenti processi
-Cottura
Viene utilizzato un forno per la cottura a vapore, attraverso il quale i pesci sono mossi da un nastro trasportatore. E’ una tappa indispensabile nella preparazione, dal momento che una cottura incompleta non consentirà di far uscire i liquidi dal pesce in maniera soddisfacente e una cottura eccessiva renderà il materiale troppo morbido per la pressatura. Durante la fase di cottura i liquidi non vengono eliminati.
-Pressatura
Per questo processo viene utilizzato un tubo a pressione crescente.
Questa fase comporta la rimozione parte dell’olio e della componente acquosa del materiale e la separazione della parte liquida da quella solida. Il contenuto di acqua durante la pressatura viene ridotto dal 70% al 50% e l’olio viene ridotto del 4%.
-Essiccazione
Risulta essere importante che questa fase del processo venga eseguita correttamente. Se l’essicazione è insufficiente, nella farina potrebbero crescere muffe o batteri; se è eccessiva, potrebbe ridurre il valore nutrizionale del mangime.
Esistono due tipi principali di essiccazione
Diretta
Dell’aria molto calda (temperatura di 500°C) viene fatta passare sopra il materiale che cade rapidamente in un tamburo cilindrico. E’ il metodo più rapido, ma il danno da calore è molto più probabile se il processo non viene attentamente controllato.
Indiretta
Il prodotto viene fatto cadere in un cilindro contenente dei dischi riscaldati a vapore.
-Macinazione
Risulta essere l’ultima fase della processazione e comporta la rottura di eventuali grumi o particelle di ossa.
Farina di Pesce più Venduta
In conclusione mettiamo a disposizione una lista della farina di pesce più venduta online in questo periodo con il relativo prezzo.
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