Oggi vediamo come scegliere la migliore grappa, analizzando quali sono i prodotti disponibili sul mercato.
La grappa ha una tradizione antica italiana. Oggi, invece, è diventata un simbolo del made in Italy insieme a molti altri prodotti del belpaese. Conoscere la grappa non è semplice. Bisogna tener conto dell’invecchiamento, scegliere eventuali aromatiche. Cercheremo di svelare qualche segreto e scovare delle curiosità su questo prodotto, ormai, di fama mondiale.
Caratteristiche
Chi l’avrebbe detto ai nostri bisnonni che un distillato di bucce d’uva un giorno sarebbe diventato uno dei più importanti prodotti italiani nel mondo? Capita. Ed è l’ennesima rivalutazione di un prodotto, un tempo considerato povero che, a distanza di anni, assurge sul podio delle celebrità.
La grappa nasce tantissimi anni fa, conosciuta come acquavite. Un prodotto diffuso soprattutto nel nordest italiano. La sua produzione vede impiegare quel che in un certo senso restava della vendemmia. Ossia bucce, raspi d’uva, mosto. Per la serie non si butta via niente! Dall’alchimia di questi ingredienti nasce ciò che noi chiamiamo grappa. Ed è così che l’Italia comincia ad investire nella produzione di distillati contro i colossi: whisky e brandy. Le grappe, dopo la distillazione, devono seguire un processo detto di invecchiamento che garantirà loro caratteristiche fondamentali quali: colore, aroma, grado alcolico. Esiste in base a ciò una classificazione: giovani, invecchiate ed aromatiche. Parlando di alcolici, è importante ricordare che la grappa si inserisce nella categoria dei superalcolici. Infatti, raggiunge i 60% volumi.
La grappa storicamente è nata tra Piemonte, Veneto e Friuli. Successivamente anche in altre regioni italiane si è avviata la sua produzione. Proprio riguardo la produzione bisogna ulteriormente fare una distinzione. Un tempo, la grappa era prodotta da piccole aziende ed era un prodotto artigianale. Oggi pur restando vive queste tradizioni si sono imposte anche nella produzione di tipo industriale.
Non si discute sulla qualità. Ma sappiamo ben distinguere un prodotto dall’altro. La grappa non è l’unico ad avere questa sorta di divisione. Eppure ci sono degli outsiders: chi non ha mai assaggiato la genuinità della grappa del contadino? Oppure non ha provato a farsela in casa? La grappa può essere acquistata al supermercato (prodotto industriale) oppure in un’enoteca (prodotto di qualità artigianale), ma come detto anche durante una gita in campagna o agriturismo.
Produzione
La grappa è un distillato prodotto da vinacce ossia le bucce dell’uva. In un processo detto distillazione in cui sono lavorati anche raspi e vinaccioli. Il procedimento comincia con la separazione delle vinacce dal mosto tramite l’insilamento. Una sorta di “filtraggio”. Segue, appunto, la fase più importante per la produzione della grappa: la distillazione. Nella vinaccia sono presenti numerosi elementi volatili di cui quantitativamente, i più importanti sono l’acqua e l’alcol. In questo processo vi è l’ebollizione che crea una miscela alcolica molto forte. Una grappa può avere un contenuto alcolico tra i 37,5% e circa 60% volumi. La gradazione viene, in ogni caso, stabilizzata con l’aggiunta di acqua demineralizzata nella giusta percentuale al prodotto della distillazione. Prima di essere stipata occorre filtrare il tutto. La filtrazione serve a rendere la grappa limpida per trattenere sostanze sospese che accidentalmente possono essere presenti. La filtrazione può essere eseguita con filtri a carta o con filtri a pressione.
Terminato il processo di preparazione, distillazione, e filtrazione si passa, la grappa è lasciata riposare in contenitori adeguati. Invecchiare un distillato significa conservarlo per un certo periodo di tempo in fusti di legno, contenitori di vetro o acciaio inox. La grappa acquisisce le caratteristiche organolettiche delle uve usate per la sua preparazione. Si definisce il colore, l’aroma e la gradazione alcolica. Se l’invecchiamento sarà breve dai 6 ai 12 mesi. La grappa avrà un colore chiaro. Se il periodo di conservazione sarà maggiore, avrà una tonalità ambrata. Infine mi sembra, in tal caso, opportuno ricordare che nella produzione di super alcolici le aziende devono rispettare dei riferimenti legislativi:
La legge quadro in materia di alcol n° 125 del 30 Marzo 200; L’articolo 16 decreto ministeriale n° 153 del 27 Marzo 2001: Disposizione per i fabbricanti ed i detentori di apparecchi di distillazione.
Grappe Giovani o Invecchiate
Le grappe si distinguono in categorie ben precise: giovani o invecchiate. La differenza è molto importante perché ognuna di esse ha delle caratteristiche proprie. Al tempo stesso non ne determina la qualità. Ma è, per così dire, una questione di gusto! E della scelta di un produttore.
L’una o l’altra sono, in ogni caso, devono cercare di raggiungere degli standard qualitativi imprescindibili. La limpidezza ed il colore. Il profumo ed il gusto.
Naturalmente alla base resta l’uva impiegata nella produzione. Il tipo di vitigno, influisce notevolmente e, dà quel tocco distintivo, tra una grappa piuttosto che un’altra.
La produzione è italiana ed avviene da nord a sud. Piemonte e Veneto sono state “capostipiti”, ma si sono susseguite Lazio, Campania, Puglia, Sicilia. Non a caso, attualmente, la grappa ritenuta tra le migliori del momento viene prodotta con uve nero d’Avola.
Grappe giovani (limpida, aromatica, incolore)
Questo tipo di grappa prevede un tempo di invecchiamento molto breve (6-12 mesi). Generalmente è conservata in recipienti di vetro o acciaio inox. Le caratteristiche sono il colore bianco-trasparente. Limpido come fosse acqua. Generalmente ha un gusto deciso. L’alcol è più forte. La qualità delle uve è importante. Ne determinano il profumo e il retrogusto che solo gli intenditori sanno riconoscere.
Grappe invecchiate (limpida, tonalità giallo-oro, invecchiamento minimi 1 anno)
Questa grappa resta ad invecchiare per lunghi periodi da 5 a 15 anni. L’invecchiamento si fa in fusti o botti di legno (solitamente rovere, ciliegio, castagno). Quando si intende fare questo tipo di produzione-lavorazione, la quantità in litri è grande. Il grado alcolico è di meno rispetto alle “giovani”. Il colore è paglierino ed il profumo è deciso. Anche il gusto diventa più delicato. Queste modificazioni sono date proprio dalla conservazione nelle botti. Innanzitutto il liquido riesce ad ossigenarsi e ad acquisire dal legno aromi ed essenze.
Un’altra caratteristica della grappa è quella di poter essere scelta in base all’aroma o perché aromatica. Qual è la differenza? Le grappe aromatiche sono di derivazione di uva particolare come moscato o la malvasia. Queste sono uve, di per sé, speziate e dal gusto pungente. La distillazione da queste uve dà grappe dall’omonimo nome. Invece la grappa aromatizzata, si distingue, perché è ottenuta dalla macerazione di erbe officinali o frutta, che danno alla grappa un sapore tipico. Abbiamo quindi grappe alla ruta, genziana, alla pera.
Come Gustarla
Gli appassionati di questo prodotto italiano sanno bene che una grappa non è semplicemente da bere. Ma va gustata! Proprio perché nasce da una preparazione che, a secondo dell’invecchiamento, fornisce alla stessa sapori diversi, che esplodono nel palato. A volte con retrogusto fruttato di more o mirtilli. O sapori più cremosi come cioccolato o vaniglia.
Quando è il momento giusto per bere una grappa? Tenendo conto che è un superalcolico non bisogna abusarne. Per questo va bevuto con equilibrio, soprattutto, se si deve guidare.
La grappa, lo confermano le origini, era usata nel nord est italiano. Allora come oggi berla, era un metodo necessario per riscaldarsi durante le giornate rigide d’inverno.
La grappa si lega, sicuramente, al rito della convivialità. Aldilà di suggestioni nostalgiche, infatti, la grappa è diventata un ottimo dopo pasto. Infatti, pochi sanno, che la grappa ha comunque delle proprietà digestive e, rispetto ad amari e liquori, fa anche più bene. Innanzitutto il livello di zuccheri presenti non è altissimo e la sua azione stimola i succhi gastrici durante la digestione favorendo la stessa.
Essendo un prodotto “cugino” del vino, poiché nascono dalla stessa materia prima, la grappa è presente anche nelle enoteche e negli ormai tantissimi luoghi detti wine-bar. Qui si possono trovare delle grappe di pregevole produzione. Anche artigianale. È possibile fare degli assaggi e naturalmente acquistare.
Il prodotto essendo diventato, anche, di largo consumo è venduto in tutti i supermercati. In questi luoghi sono distribuite grappe di fattura industriale. Per lo più grappe giovani. Facilmente individuabili dal colore limpido. Un occhio al prezzo. Nei supermercati il prezzo base di una grappa è di 10 euro per una bottiglia di 75 cl. Ed è di discreta qualità. Nel senso che non è una marca famosa. Se è da litro i costi sono di circa 15 euro a salire.
Nel Mondo
La grappa è una ricetta italiana. Nel mondo la si esporta ed è molto apprezzata. Ma nonostante l’esportazione c’è sempre chi prova a riproporre il prodotto. Si parla, quindi, di grappa “straniere” la cui preparazione avviene secondo la tradizione italiana o sorprendentemente con ingredienti diversi come quella austriaca che, impiega il luppolo.
C’è da dire che la grappa, così come altri prodotti tipici italiani, sono tutelati da norme legislative. Per far si che in altri paesi non vendano prodotti che illegittimamente si appropriano dei marchi italiani. Questa tutela non è solo in merito al nome, ma è una garanzia per gli ingredienti e la produzione stessa.
Dal 29 maggio 1989 con il Regolamento CEE n°15789 la denominazione “grappa” è riservata unicamente all’acquavite di vinaccia prodotta in Italia. Non esistono quindi grappa francese, grappa tedesca, grappa austriaca, svizzera, e così via.
Pertanto le produzioni straniere sono da annoverarsi semplicemente distillati. Magari prendendo il nome dall’azienda produttrice o dalle eventuali fragranze aromatiche, dosate tramite infusione.
Gli estimatori del gusto forte e aromatico della grappa arrivano da tutto il mondo. Essa va ad inserirsi nel mercato dei distillati ed in questo caso ha due rivali, per così dire, ingombranti: il whisky ed il brandy.
Grappe più Vendute Online
In conclusione mettiamo a disposizione una lista delle grappe più vendute online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti che si trovano nell’elenco è possibile leggere le opinioni e i commenti dei clienti.