Oggi vediamo come scegliere i lamponi, analizzando quali sono i prodotti disponibili sul mercato.
Il lampone è un frutto di bosco squisito, molto dolce e profumato, che viene utilizzato sia per preparare una grandissima quantità di pietanze sia, dalla medicina naturale, come preziosissima risorsa dal potere curativo, in particolar modo per il suo potere antistringente, vitaminizzante e antiinfiammatorio. Leggi la guida per conoscerne aspetti nutritivi, caratteristiche della pianta, varietà, coltivazione e come scegliere i lamponi in base a criteri qualitativi e di gusto.
La pianta
Il lampone, dal nome scientifico di Rubus Idaeus, è conosciuto per il suo colore rosso acceso e per il suo caratteristico sapore molto dolce, con una nota leggermente acidula. Il lampone comune chiamato ‘europeo’ è un arbusto che cresce senza difficoltà in praticamente tutte le zone a clima temperato dell’Europa e dell’Asia minore, da cui proviene; dal nord America, invece, provengono le specie di lampone denominate Rubus Strigosus, caratterizzato da frutti rossi, Rubus Neglectus, i cui frutti sono violacei e Rubus Occidentalis, i cui frutti sono di colore nero.
Il lampone cresce sotto forma di cespuglio che può possedere stralci che di due metri di lunghezza, caratterizzati da tante piccole spine molto appuntite. Questa pianta produce in continuazione nuovi getti che le permettono di espandersi molto in larghezza anche in pochissimo tempo. Per quel che riguarda le foglie, sono caduche, caratterizzate da un margine seghettato e da una colorazione verde scuro, raggruppate solitamente in gruppetti di tre o cinque foglioline ovali.
Il periodo della fioritura dei lamponi va dal mese di maggio al mese di giugno, periodo in cu la piante produce dei racemi pendenti costituiti da fiori di colore bianco non molto grandi; verso la fine dell’estate i frutti iniziano a maturare: ogni frutto è composto da due piccoli frutti di forma rotonda denominati drupeole, che contengono ognuno un seme. Per quel che riguarda la forma, solitamente questa può variare da più rotonda a più conica e allungata; anche il colore è soggetto a numerose variazioni e solitamente va dal rosa molto pallido al più intenso dei rossi rubino, che può avere anche sfumature molto scure. Esistono anche specie di lamponi caratterizzate da una colorazione giallo ambra anche se non sono molto commercializzati per via della quasi totale assenza di sapore.
Arbusto frugale che non ha difficoltà a crescere e a diffondersi un po’ dappertutto, il lampone in natura solitamente si trova ai bordi dei sentieri, nei boschi e nelle zone incolte, soprattutto nelle zone di collina o in montagna, dove l’altitudine non è troppo alta. Data la sua facilità di propagazione, spesso questo arbusto viene considerato alla stregua di una pianta infestante.
Coltivazione
In Italia non esiste una vera e propria coltivazione intensiva di questo frutto, se si escludono alcune zone nel nord; i maggiori produttori a livello mondiale sono alcuni stati del nord Europa, ad esempio la Svizzera, la Germania, la Francia e l’Inghilterra, e diversi stati del nord America.
Se si desidera coltivare il lampone per passatempo o hobby è bene sapere che non serve essere degli esperti agronomi o fare tanta fatica, in quanto questo tipo di pianta si adatta facilmente a qualsiasi contesto ambientale. Gli ambienti migliori dove coltivare il lampone sono quelli soleggiati o in mezza ombra, anche se la parte inferiore della pianta deve essere sempre in ombra, al riparo dai raggi del sole. Il lampone non ha neanche particolari problemi in inverno, in quanto è molto resistente al freddo; quello che può danneggiarlo o farlo soffrire, invece, sono le gelate tardive che si possono verificare in primavera in alcune zone.
Tante volte non è nemmeno necessario innaffiarlo, a meno che il periodo estivo non sia particolarmente secco; è consigliabile innaffiarlo di tanto in tanto solo durante il periodo di maturazione del frutto, se si vuole evitare che si secchi eccessivamente. Da evitare nel modo più assoluto sono solo i ristagni di acqua, che potrebbero far marcire le radici; da evitare con il lampone è anche l’irrigazione a pioggia, in quanto i frutti bagnati potrebbero sviluppare alcune muffe, ad esempio quella denominata Botrytis, che potrebbero distruggere tutto il raccolto.
Per quel che riguarda il terreno, il lampone cresce nel modo ottimale in terreni molto organici come l’humus e dotati di una buona idratazione, preferibilmente soffici e permeabili dove può crescere rapidamente dopo aver attecchito. Anche la riproduzione del lampone non è difficile: è sufficiente prelevare alcuni dei polloni dalla base del cespuglio e radicarli in un terreno concimato a letame o utilizzando altri concimi di origine organica, ad esempio il compost, di modo che attecchisca più rapidamente. Data la sua naturale resistenza alle malattie, questa pianta non richiede neanche l’utilizzo di particolari prodotti fitosanitari; l’unica cosa a cui fare attenzione, nel periodo della maturazione, sono gli insetti e gli uccelli, che sono particolarmente golosi dei suoi dolci frutti.
Dato che durante la raccolta il lampone si stacca completamente dalla pianta, all’interno del frutto viene a crearsi una grossa cavità che lo rende particolarmente delicato; è quindi necessario prestare particolare attenzione in questa fase ed evitare di riempire eccessivamente i sacchetti o i cestini. Ancora, è bene ricordarsi che i lamponi una volta staccati dalla pianta interrompono il loro processo di maturazione, quindi è bene limitarsi a raccogliere solo quelli che si staccano con estrema facilità dal ramo; questi frutti infatti hanno una maturazione scalare, il che vuol dire che no maturano tutti insieme, difatti la fase di raccolta può durare anche un intero mese.
Il lampone solitamente fruttifica adeguatamente fino a che non raggiunge gli otto/dieci anni di vita, periodo oltre il quale è bene impiantare delle ceppaie nuove, di modo che il livello di produttività rimanga soddisfacente. Solitamente queste piante vengono fatte crescere in filari o fatte arrampicare attorno a pali o su reti perimetrali. Le diverse varietà di lampone esistenti solitamente vengono suddivise in due gruppi: le piante unifere, che fruttificano una sola volta all’anno sui rami che si sono formati nell’anno precedente, e le piante bifere o rifiorenti, che assicurano due fruttificazioni all’anno, la prima in piena estate sui rami cresciuti nell’anno precedente, e la seconda tra settembre e ottobre sui rami cresciuti nel corso dello stesso anno.
Come scegliere i lamponi
Il lampone è un frutto molto delicato che può deteriorarsi facilmente. Per questo motivo è importante sceglierne di maturi e freschi. Un lampone, quando è maturo, non solo ha un buon sapore e una migliore consistenza, ma ha anche numerose proprietà benefiche. Vediamo, in modo specifico, quali sono i criteri da seguire affinché possiate acquistare prodotti di qualità.
Per iniziare, un lampone deve avere un colore vivo e brillante, sia esso rosso che nero. Evitate i lamponi che tendono al bianco. Un colore sbiadito indica che il frutto è acerbo e che dunque è stato raccolto prematuramente.
Un lampone di qualità, oltre ad avere un bell’aspetto polposo, deve anche essere integro e quindi privo di ammaccature, tagli ecc. Inoltre per riconoscere la sua freschezza e il suo grado di maturazione deve essere privo di carena.
Oltre i lamponi occorre esaminare anche le confezioni in cui questi sono contenuti. È importante che i contenitori non presentino umidità, macchie o eventuali muffe. Inoltre assicuratevi che i lamponi siano integri. Se sul fondo della confezione notate delle macchie, molto probabilmente vi trovate di fronte a dei frutti rovinati o comunque in cui sono presenti delle ammaccature.
Dopo averli acquistati consumateli o congelateli subito, non fate mai passare più di due giorni, poiché, come è stato detto, i lamponi si rovinano molto facilmente.
Nel caso io cui non vogliate acquistare i lamponi ma raccoglierli direttamente, occorre seguire un po’ le stesse regole qui elencate. I lamponi devono essere raccolti maturi e devono presentare un bel colore. Per capire se un lampone è effettivamente maturo basta provare a staccarlo dal suo aggancio, se questo viene via facilmente allora il frutto è pronto per essere raccolto.