Oggi vediamo come scegliere il migliore latte di soia, analizzando quali sono i prodotti disponibili sul mercato.
Chi, guardando una pubblicità del latte di soia, non ha mai pensato almeno una volta di provarlo. C’è chi poi fa della scelta tra questo latte, e il tradizionale latte di mucca un vero e proprio dilemma, elencando le diverse proprietà benefiche dell’uno e dell’alsi può davvero preferire un prodotto ad un altro, o le due bevande sono sostanzialmente equivalenti? Sicuramente le caratteristiche nutrizionali sono molto diverse, ma oltre al sapore o all’attaccamento alla tradizione, vi è un modo “scientifico” per scegliere quale dei due si adatta meglio alla nostra alimentazione.
Il problema è che il latte di soia è entrato recentemente nel nostro mercato e nelle nostre cucine. Certo, le novità incuriosiscono sempre, e vi è chi ama provare le novità, per poi rimanere dubbioso su quale prodotto sia effettivamente migliore. In occidente, si registra quasi una divisione incolmabile tra chi sostiene il consumo di latte di soia e chi invece non si lascia scardinare dal buon “vecchio” latte di mucca. In realtà, come ogni cosa, la verità sta nel mezzo: infatti queste due bevande sono assai distanti sia per origine ( l’uno animale, l’altro vegetale), sia per sapore e caratteristiche nutrizionali, e non è detto che l’uno escluda l’altro: semplicemente c’è chi può preferire un prodotto ad un altro per questioni di gusti, e chi invece si troverà meglio con un altro alimento perché più compatibile, a livello nutrizionale, con la propria dieta. L’importante è non lasciarsi prendere dalle mode, e conoscere o informarsi sulle proprietà dei cibi che usiamo.
Caratteristiche Latte di Soia
Proveniente dall’Asia, e in particolare dalla Cina, questo alimento viene erratamente associato ad una novità in ambito nutrizionale. Infatti, l’origine del latte di soia, che si ricava dall’omonima pianta, è antica quasi quanto quella del latte di mucca: dalle fonti si ricava che la sua comparsa risalga addirittura al 150 a.C. il vero esploit di questo prodotto in occidente è comunque recente, ed è dovuto al fatto che questo latte può essere una valida alternativa per quelle persone che per diversi motivi non assumono il latte di mucca. Inoltre, questo latte è comunque nutriente, e nulla toglie alla nostra alimentazione. Tendenzialmente il latte di soia viene consumato dolce, ma in commercio si trovano anche delle varianti salate o aromatizzate. Inoltre, fa da ingrediente base per la produzione dei gelati di soia ( più leggeri e digeribili di quelli che utilizzano il latte di mucca), sia per alcuni formaggi.
Sotto l’aspetto proteico e dei grassi, il latte di soia non si discosta molto dal latte vaccino: tuttavia quest’ultimo prevale nettamente per il contenuto vitaminico e minerale (in particolare per il calcio). Può tranquillamente dirsi, quindi, che il latte di soia è un alter ego del latte vaccino, e rappresenta l’unico modo per consumare latte per quelle persone intolleranti o che seguono una dieta vegana. Inoltre, se non dolcificato industrialmente, il latte di soia può essere usato da chi soffre di glicemia alta. Non si può dire poi che questo prodotto non sia salutare, poiché al suo interno vi è la lecitina, che riesce a prevenire la formazione di calcoli. Soprattutto, la lecitina svolge una notevole funzione di abbassamento del colesterolo cosiddetto cattivo: questo aspetto rende sicuramente consigliabile il latte di soia per quei soggetti che hanno una predisposizione genetica per certe patologie cardiovascolari.
Tuttavia, anche nel latte di soia si possono rinvenire alcune componenti negative: ne è un esempio la presenza di fitoestrogeni. L’assunzione frequente di queste sostanze è infatti stata messa in relazione con problemi di fertilità e patologie della tiroide. Addirittura può essere causa dell’insorgere di cancro al seno. Vi sono tuttavia degli studi che smentiscono categoricamente qualsiasi correlazione fra l’assunzione di soia e l’insorgere di questi disturbi, ma in realtà tali studi si basano solo su un’osservazione di fatto della situazione clinica di cinesi e giapponesi: queste popolazioni infatti, pur consumando grandi quantità di soia, non sembrano presentare un tasso maggiore rispetto ad altri popoli di infertilità o tumori.
Può tuttavia tranquillizzarci definitivamente il fatto che i nutrizionisti consiglino una assunzione quotidiana di genisteina: questo è il fitoestrogeno presente in maggiore misura nel latte di soia, e il suo consumo nelle dosi consigliate potrebbe essere superato ( e causare quindi dei problemi) solo tramite integratori: il che vuol dire che un uso giornaliero di latte di soia non può essere dannoso per la salute. Non si può tuttavia ignorare la presenza di acido fitico nella soia, responsabile del mancato assorbimento di sostanze importanti nell’organismo quali calcio, ferro e magnesio. Inoltre è molto frequente anche l’intolleranza alla soia, data l’elevata presenza di proteine dalla quali potrebbero scaturire allergie.
Caratteristiche Latte di Mucca
Ha sicuramente prevalso nelle nostre cucine per molto tempo, e forse nemmeno il latte di soia riuscirà ad eguagliare il suo successo: ne è emblematico il fatto che con il termine “latte” ci riferisce comunemente a quello di origine animale. Il latte di mucca si ricava direttamente dalle bovine, e rappresenta un alimento conosciuto ormai da millenni. Importantissimo sia per i ragazzi che per gli adulti, il latte bovino è una preziosa fonte di proteine, vitamine, minerali e grassi: è quindi un cibo completo e molto ricco per la nostra alimentazione. Uno fra tutti, il calcio è una componente fondamentale del latte, ed è anche il motivo per cui ne viene consigliato il consumo soprattutto in età giovane. L’apporto benefico di questo minerale, insieme al fosforo e al magnesio, è infatti maggiore quando si è ancor in fase di sviluppo.
Nonostante sia un alimento prezioso per il nostro benessere, vi possono essere varie cause che, indipendentemente dal parere favorevole dei nutrizionisti, portano a non consumare latte vaccino. Per citare alcuni esempi, vi sono persone che, seguendo dei particolari regimi di dieta, non assumono latte per la grande quantità di grassi e proteine contenuti. Vi è poi chi rifiuta qualsiasi alimento di origine animale ( come i vegani). Caso diverso è quello di chi non può assumere latte a causa di intolleranza o allergia verso alcune componenti di questo alimento: per esempio verso le proteine caseine, fra le più presenti nel latte, o ancora verso la ?-lattoglobulina. Famosa è poi l’intolleranza al lattosio, che è lo zucchero presente nel latte. Le cause di questa intolleranza sono frequenti soprattutto in età adulta, e risiedono nella graduale carenza di produzione dell’organismo di un enzima, il lattasi appunto, che favorisce la digestione e la metabolizzazione del lattosio.
Una grave ignoranza sul consumo di latte, è quella di chi crede che questo alimento sia adatto solo ai bambini. A supporto di questa teoria, si fa paragona l’essere umano agli altri animali: si nota infatti che, mentre nei secondi il latte prodotto dalla mamma viene dato solo ai cuccioli, l’uomo sarebbe l’unico a consumarlo anche in età adulta, “deviando” quindi dalle regole del regno animale. Chiaramente questa idea è priva di qualsiasi valore scientifico.
Differenze Nutrizionali
Dopo avere delineato le caratteristiche essenziali del latte di mucca e di quello di soia, passiamo ora ad un confronto diretto, per risolvere l’annosa questione di quale dei due sia preferibile. Cominciamo col dire che il latte di soia è senz’altro meno calorico, addirittura il suo apporto energetico è la metà di quello del latte vaccino, ed è anche inferiore a quello del latte parzialmente scremato, più magro. Tendenzialmente dal punto di vista proteico le due bevande si equivalgono: ciò che si può confrontare è la diversa qualità di queste proteine: quelle del latte di mucca, infatti, contengono degli amminoacidi essenziali molto utili al nostro organismo. Passando in rassegna l’apporto di zuccheri, la vittoria per la minor presenza di questa sostanza va al latte di soia. Anche per ciò che concerne la presenza di lipidi, i valori non si discostano di molto, soprattutto rispetto alla variante parzialmente scremata del latte vaccino.
Arriviamo a un punto cruciale quando parliamo di colesterolo, se nel prodotto di origine animale è comunque presente, seppur in quantità non elevata, nel latte di soia manca completamente. A far pendere nuovamente la bilancia a favore del latte di mucca è la misurazione riguardo ai Sali minerali: in particolare il paragone è totalmente favorevole per quanto riguarda il calcio, che è elemento importantissimo per la crescita e il benessere del tessuto osseo. Assumendo latte di mucca, riusciamo a coprire quasi il 15% del nostro fabbisogno quotidiano di calcio, mentre con il latte di soglia la percentuale si attesta intorno ad un modesto 1,5%.
Infine le vitamine: anche in questo caso vince nettamente il latte di mucca, poiché nel latte di soia la vitamina A è praticamente assente. Vedremo quindi che anche se su molti fronti il latte di micca sembra preferibile, in realtà il punteggio finale è di sostanziale parità.
Come Scegliere
Dalle osservazioni fatte fino ad ora, si capisce come sia abbastanza inutile confrontare tra loro due alimenti così differenti tra loro. Tutti e due infatti sono ricchi di sostanze nutritive solo parzialmente paragonabili, ed è proprio per questo motivo che, se non vi sono motivi particolari come allergie ed intolleranze, possono tranquillamente essere utilizzati entrambi, così da avere una corretta e completa nutrizione. Risulta essere comunque possibile individuare particolari gruppi di persone per i quali si rende consigliebile l’uno piuttosto che l’altro prodotto
-Bambini ed adolescenti
Sarebbe meglio in questo caso usare latte di mucca, più completo dal punto di vista vitaminico e dei minerali, necessari allo sviluppo corretto e completo del bambino e del tessuto osseo.
-Persone intolleranti al lattosio
Chiaramente il latte di mucca va bandito, e può quindi rappresentare un buon sostituto il latte di origine vegetale. tuttavia, è possibile percorrere delle strade alternative, poiché in commercio si trovano particolari versioni del latte di mucca, opportunamente trattati per essere meglio d questo senso è digeribili, e fondamentale in questo senso è l’esclusione del fruttosio.
-Persone che soffrono di colesterolo alto
Vista l’assenza di colesterolo nel latte di soia, quest’ultimo potrebbe accostarsi o nei casi più gravi addirittura sostituirsi latte di mucca, viste anche la proprietà di riduzione nel colesterolo presenti nel latte di soia.
-Donne in menopausa
Difficile trovare una certezza in questo senso, date le diverse soluzioni che alcune ricerche mediche hanno evidenziato. Per alcuni, i fitoestrogeni del latte di soia sarebbero utili per compensare la carenza di ormoni femminili nella donna in menopausa. L’importanza di queste osservazioni è molto chiara, se si pensa che si avrebbero così riscontri molto positivi per la riduzione dell’assunzione di farmaci che sovente vengono prescritti alle donne in questo stato. I fitoestrogeni infatti ridurrebbero gli scompensi causati dalla carenza di ormoni femminili e dalle repentine vampate di calore, oltre a tenere sotto controllo la variazione di peso.
-Persone intolleranti alle proteine del latte
inutile trovare mediazioni: l’unica possibilità è utilizzare il latte di soia.
-Persone intolleranti alla soia
All’opposto, non è possibile utilizzare il latte di origine vegetale
Se però prendiamo in considerazione un aspetto diverso da quello nutrizionale, la scelta tra l’uno e l’atro prodotto diventa questione molto più discussa. Partendo da valutazioni etico-ambientali, infatti, potremmo soffermarci sulle durissime condizioni di allevamento delle bovine, e questa circostanza spesso è alla base del rifiuto categorico all’assunzione di qualsiasi cibo di origine animale. Al di là di queste valutazioni, che trovano più o meno riscontro in dipendenza della sensibilità della gente, va valutato il problema dell’impatto sull’ambiente che la produzione dei due diversi tipi di latte comporta. Uno stesso terreno renderebbe quasi dieci volte di più se coltivato a soia anziché essere utilizzato per l’allevamento delle mucche.
Ciò si ripercuote non solo sul costo del latte, ma altresì sulle possibilità di produzione, data la sempre maggiore difficoltà a trovare grosse distese di terreno per soddisfare il bisogno di nutrimento dell’uomo. Il discorso diventa quindi sempre più attuale, e va verificato con attenzione, magari ripensando alle modalità di produzione degli allevamenti, cercando di portarne gli standard quantitativi a livelli più vicini rispetto a quelli della soia, con un’attenzione particolare però al trattamento che gli animali ricevono.
Per quanto riguarda il latte di soia, vi è poi il problema delle contaminazioni genetiche del foraggio: molto spesso infatti l’alto rendimento della coltivazione è dettato dalla produzione di organismi geneticamente modificati (OGM), poco salutari per l’uomo, e sempre più diffusi tuttavia per esigenze di razionalizzazione e contenimento delle spese di produzione. Meglio quindi scegliere un prodotto biologico, con apposito marchio indicante la modalità di produzione e, possibilmente, la zona di coltivazione: anche la vicinanza al luogo del raccolto incide sul prezzo finale del prodotto, oltre che sulla sua qualità, perché si riduce il rischio che, per resistere al trasporto, il foraggio venga trattato.
In definitiva, vi potrebbero essere più aspetti sotto i quali valutare se scegliere l’uno o l’altro prodotto, ma alla fine ciò che davvero influenza il consumo è il nostro gusto personale o le nostre particolari esigenze nutrizionali: l’aspetto di impatto ambientale incide relativamente poco sulla preferenza nel consumo di un latte invece che un altro. Sono il gusto del latte di soia e di quello vaccino, diversissimi, che pesano profondamente sulla scelta finale del consumatore.
Latte di Soia più Venduto
In conclusione mettiamo a disposizione una lista del latte di soia più venduto online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti che si trovano nell’elenco è possibile leggere le opinioni e i commenti dei clienti.