Oggi vediamo come scegliere il migliore mais dolce, analizzando quali sono i prodotti disponibili sul mercato.
Il mais dolce è chiamato cosi perchè i suoi chicchi contengono una maggiore quantità di zuccheri rispetto a quello di campo. Risulta essere una delle colture più apprezzate e coltivate in tutto il mondo, per le sue qualità nutrizionali e il gusto. Leggi la guida per conoscerne origini, caratteristiche, varietà, e come scegliere il mais dolce in base a criteri di qualità, prezzo e corretta informazione per il consumatore.
Origini
Il mais dolce è mutato naturalmente da quello di campo, con origini risalenti ai nativi americani. Loro condivisero il mais dolce con i pellegrini, che iniziarono rapidamente a considerarlo come una delle loro principali fonti di cibo. La mutazione apparve naturalmente da coltivazioni che ebbero origine in Messico e Sud America. Da allora, gli scienziati hanno scoperto quali sono gli elementi alla base della mutazione, e hanno creato diverse varietà, anche ibride, di questo vegetale.
I suoi semi possono essere piantati all’inizio della primavera, quando la temperatura del terreno ha raggiunto 10/16 gradi. Dal momento che spesso si dovrà attendere fino a maggio o giugno per temperature del suolo abbastanza alte da favorire la germinazione, alcuni agricoltori coprono i semi con teli di plastica per intrappolare il calore, o semplicemente ritardano la semina. Esso richiede l’impollinazione per crescere in filoni sani. A causa di ciò, dovrebbe essere piantato in più file in modo che possano impollinarsi. Tuttavia, è consigliabile piantarlo in campi non attigui ad altre varietà di mais, dato che potrebbe verificarsi una impollinazione crociata che porterebbe a una contaminazione reciproca delle colture.
Caratteristiche
Il mais dolce ottiene la sua dolcezza dagli zuccheri naturali della pianta grazie a una mutazione genetica recessiva. La mutazione si verifica a livello del locus zuccherino, questo meccanismo dice alla pianta di immagazzinare più zuccheri, e di convertirli in amido più lentamente. Il mais dolce conserva, nel suo endosperma, approssimativamente 2 o 3 volte gli zuccheri naturali della variante di campo. Anche dopo il raccolto, continua a convertire lo zucchero in amido, e quindi dev’essere tenuto in freezer o consumato immediatamente.
Il frutto è dato da una serie di chicchi di colore giallo, che disposti in file costituiscono la pannocchia. La pannocchia è ricoperta di fibre che proteggono i chicchi e sono in grado di produrre fiori, che vengono chiamati seta. Al di fuori della seta, la pannocchia è racchiusa tra foglie verdi che la tengono stretta e che formano la buccia. La pannocchia, all’interno della seta e della buccia, si attacca al gambo, che è l’alto fusto verde su cui crescono le pannocchie.
Risulta essere sicuramente uno degli ortaggi più diffusi nel mondo. Oltre ad essere diventato un alimento che può essere mangiato fresco, è disponibile in scatola o surgelato. E’ un ingrediente che entra nella composizione di migliaia di prodotti alimentari nei quali, non vi aspettereste di trovarlo, ed è molto utilizzato anche nei cibi per animali domestici. E’ usato anche per fare etanolo e sciroppo. Negli ultimi anni si sta sperimentando il suo impiego come materiale da costruzione non inquinante.
Come scegliere
Nel caso in cui acquistiate del mais crudo la vostra attenzione deve ovviamente focalizzarsi sull’aspetto della pannocchia, i cui chicchi, oltre ad essere sodi, devono presentare anche un colore vivo e lucido. Inoltre osservatene anche le foglie, che devono avere una certa consistenza. Per quanto invece concerne il mais dolce in scatola, la raccomandazione di base è che il prodotto sia privo di conservanti o coloranti.
Come pulire e conservare le pannocchie
Se acquistate direttamente pannocchie, prima di essere conservate o cucinate, devono essere pulite, quindi dapprima devono essere defogliate e successivamente lavate sotto l’acqua corrente. Il mais in scatola, invece, prima di essere consumato, va privato del liquido di governo e successivamente sciacquato. Più semplice è invece il trattamento del mais secco e della farina di mais, i quali non necessitano di nessun tipo di pulizia.
Le pannocchie possono essere conservate tranquillamente in frigorifero al massimo per uno o due giorni, dopodiché occorre necessariamente consumarle. Il mais in scatola, ha una conservazione ottimale e quindi può anche non essere consumato subito, l’importante è porlo in zone asciutte e non troppo calde.
Al contrario se lo avete aperto allora è necessario conservarlo in frigorifero facendo però attenzione a consumarlo entro due o tre giorni. Per quanto concerne la farina di mais e il mais secco, anche in questo caso la loro conservazione non richiede particolari accortezze, basta semplicemente conservarli in posti freschi e asciutti, soprattutto dove non vi sia umidità. L’ideale sarebbe conservarli in recipienti chiusi.
Mais Dolce più Venduto Online
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