Oggi vediamo come scegliere il mango, analizzando quali sono i prodotti disponibili sul mercato.
Il mango è una pianta tropicale, il suo frutto ricorda una pesca, ma più allungata. Leggi la guida per conoscerne caratteristiche, varietà, proprietà nutritive, conservazione e come scegliere il frutto del mando in base a criteri di qualità, gusto e convenienza.
Origini della pianta
Il Mango ha origini Indiane ed è un frutto considerato sacro per gli Indù, tanto da comparire come ornamento nei loro templi. L’India è la maggior produttrice di questo frutto, che venne introdotto nel IV secolo a.C, poi in Africa si diffuse a partire dal X secolo. Il mango viene prodotto in tutte le zone tropicali, ed oggi si trova facilmente anche sul mercato italiano, grazie ad alcune importanti produzioni presenti in Calabria e in Sicilia. È un frutto che si trova tutto l’anno. La pianta del mango è un sempreverde ramoso, con la corteccia ruvida e di colore rosso, ha foglie appuntite e lucide, ma non tutti i fiori portano a frutti.
Caratteristiche del frutto
Il frutto del mango ha una forma ovale, lungo 10-14 centimetri, la polpa è solitamente di colore giallo e il suo sapore ricorda un mix tra pesca, ananas e arancio. La scorza del mango può essere di colore verde, giallo, rosso o un misto di questi tre. Le sottospecie del mango sono due: la filippina indonesiana chiamata “Camboya”, che ha un colore giallo verde e la sua polpa è meno fibrosa e più dolce, e l’indiana detta “Mulgoba”, il cui colore va dal verde, al rosso fino al viola. La polpa del mango è dura, ma tranquillamente masticabile. Se lasciato troppo a maturare la buccia assumerà un colore bianco/caffelatte e non avrà un sapore come nel caso in cui il frutto sarà giunto a giusta maturazione.
Il mango si conserva a temperatura ambiente e quando arrivato a giusta maturazione basta semplicemente tagliarlo in due fette e sbucciarlo. In India costituisce il chutney, che insieme ad altri ingredienti, rappresenta un condimento molto diffuso con la carne. È un frutto che contiene molta vitamina A ed è anche una buona fonte di vitamina C. Anche nel caso di questo frutto il suo utilizzo non si limita a dolci o macedonie, ma è anche utilizzato in piatti a base di curry (carne, pollo e pesce) ed è perfetto se abbinato a chiodi di garofano, cannella, zafferano.
Varietà
Ci sono vari tipi di mango, quali il Tommy Atkins, l’Haden, il Kent e il Keitt. La varietà coltivata in Italia è la Kensigton, perché resistente alle basse temperature. Tutte le altre varietà e gli altri tentativi di produzione in zone diverse dalla Campania, dalla Puglia, dalla Calabria e dalla Sardegna sono finora fallite, in quanto gli ambienti ottimali sono i versanti montani esposti a Sud con venti settentrionali.
Come scegliere il mango
Scegliere un mango maturo è semplicissimo, basti seguire alcune piccole regole. Vediamo quali sono.
Come prima cosa osservate il colore della buccia. Per capire se il mango è maturo deve presentare una buccia color rosso-arancio. Al contrario, se notate un colore verdognolo allora il mango è sicuramente acerbo.
Inoltre la buccia deve essere integra e pertanto priva di tagli o eventuali ammaccature che potrebbero far deteriorare il mango.
Per comprendere se il mango ha raggiunto un buon livello di maturazione, toccatelo. Se al tatto si presenta morbido allora potete acquistarlo, al contrario se è duro il mango è di sicuro acerbo.
Sentitene anche il profumo. Solitamente un mango maturo emana un buon odore tropicale, molto dolce.
Assicuratevi che il mango non sia circondato da frutti marci. Se così fosse potrebbe esserci il rischio che il mango marcisca prima del tempo.
Una volta acquistato conservatelo in un recipiente possibilmente lontano da fonti di calore e dal sole.
Prima di consumarlo, lavatelo sempre bene, in modo da eliminare i pesticidi contenuti sulla buccia.