Oggi vediamo come scegliere l’olio extravergine d’oliva Aprutino Pescarese.
Il territorio in cui si produce l’olio extravergine Aprutino Pescarese Dop comprende la porzione altocollinare della provincia di Pescara coi suoi dolci rilievi sublitoranei a sommità pianeggiante di Collecorvino, Moscufo, Pianella e Cepagatti.
A queste si aggiungono le colline interne del pescarese con caratteri paesaggistici particolari. Un tempo la provincia di Pescara era denominata Aprotium (o Aprutium), in seguito chiamata Aprutina. La presenza della pianta dell’ulivo in loco, dunque, è antichissima, come testimonia l’araldica locale di antichi casati che riportano nei loro stemmi alcuni ramoscelli d’olivo. Ulteriore testimonianza dell’olivicoltura in quest’area risale agli inizi dell’800, quando il tenente bonapartiano Remy d’Hauteroche parla degli ulivi abruzzesi ne “La mia guerra contro i briganti in Abruzzo”, un volume di memorie riguardante la Rivoluzione nel Regno di Napoli, all’interno del quale le insurrezioni abruzzesi furono tra le più determinanti. Per non dire delle “Laudi” e delle “Novelle della Pescara” di Gabriele d’Annunzio, che nelle sue pagine fa riferimento alla produzione olivicola della zona. La D.O.P. Aprutino Pescarese, secondo il disciplinare, deve essere ottenuta dalle seguenti varietà di olivo: Dritta, Leccino e Toccolana, presenti da sole o congiuntamente in misura non inferiore all’80% e da altre varietà presenti negli oliveti in misura massima del 20%. Siamo nel cuore dell’Abruzzo, in un’area ideale per produrre oli pregiati che deve il suo nome a un’antica etnia italica già presente nella regione attorno al V secolo a.C. caratterizzata da un’ampia localizzazione montana e collinare. La zona di produzione comprende esclusivamente la Provincia di Pescara e i Comuni di: Alanno, Bolognano, Castiglione a Casauria, Cappelle sul Tavo, Carpineto Nora, Catignano, Città S.Angelo, Civitaquana, Civitella Casanova, Cepagatti, Collecorvino, Corvara, Cugnoli, Elice, Loreto Aprutino, Manoppello, Montebello di Bertona, Montesilvano, Moscufo, Nocciano, Penne, Pescosansonesco, Pianella, Picciano, Pietranico, Rosciano, S.Valentino, Scafa, Spoltore, Tocco da Casauria, Torre de’Passeri, Turrivalignani e Vicoli tra il Sirente e l’Adriatico. Favorita da un clima particolare, la produzione di quest’olio di altissima qualità, deve molto a un territorio morfologicamente vario e a un microclima temperato, caratterizzato da un perfetto equilibrio tra esposizione ai venti e umidità, giusto compendio per terreni particolarmente vocati alla coltivazione dell’ulivo.
Le due principali varietà che concorrono alla composizione dell’Aprutino Pescarese sono tipiche della provincia di Pescara: la Dritta, dell’area vestina, nota anche come Loretana o Lordana o Moscufese (a indicare i comuni di probabile origine), e la Toccolana dell’area Casauriense (la zona di maggiore sviluppo è Tocco da Casauria). Il bacino di produzione si avvale di 1 milione e 800 mila piante che danno, in media, più di 70 mila quintali di olio. La raccolta deve avvenire tra il 20 ottobre e il 10 dicembre, per evitare l’impiego di olive che abbiano superato il limite di maturazione. I tempi di lavorazione delle olive raccolte non possono superare le 72 ore. La frangitura (o frantumazione) delle olive e l’estrazione dell’olio devono essere eseguite nel pieno rispetto di tecniche tradizionali di lavorazione.
Inoltre, deve essere garantito un controllo rigoroso, dalle pratiche colturali degli oliveti sino all’imbottigliamento. Bisogna eseguire un’analisi chimico-fisica e un panel test del prodotto prima del confezionamento. All’Aprutino Pescarese è stata riconosciuta la Dop con il Regolamento n. 1263, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea n. 163 del 2 luglio 1996. L’olio extravergine prodotto nella zona indicata dal disciplinare di produzione e che ne rispetta le regole in essa fissate può fregiarsi di quest’appellativo, che garantisce il produttore da possibili imitazioni e il consumatore della provenienza e della qualità del prodotto. Solo l’olio extravergine prodotto nella zona indicata dal disciplinare di produzione e che ne rispetta le regole in essa fissate può fregiarsi di quest’appellativo, che garantisce il produttore da possibili imitazioni e il consumatore della provenienza e della qualità del prodotto. La denominazione di origine controllata “Aprutino Pescarese” è riservata all’olio di oliva extravergine rispondente alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione. Il gusto fruttato di quest’olio è una delle caratteristiche che lo contraddistinguono è espressione del territorio mutevole e del clima temperato che caratterizza le aree di produzione. L’olio extravergine di oliva Aprutino Pescarese DOP può essere usato a crudo, nella preparazione di salse e sughi, ma anche per la frittura. Nella cucina tradizionale pescarase è usata nel celebre brodetto, una zuppa di pesce condita con pomodoro fresco, prezzemolo, peperoncino, aglio, peperoncino, vino bianco secco e pane fritto insaporito dal brodo.
L’olio Aprutino Pescarese Dop è ottimo anche con tutti i piatti a base di pesce tipici della tradizione locale. Va conservato, coe tutti gli oli d’altronde, in contenitori chiusi, al riparo dalla luce (che accelera il processo di ossidazione), in ambienti freschi, asciutti e lontano da prodotti che emanino particolari odori (che altrimenti vengono assorbiti con conseguente variazione di gusto) e da fonti di calore (che ne pregiudicano le caratteristiche organolettiche), mantenendo la temperatura tra i 14°C e i 20°C. Così, se filtrato presto, per quanto l’olio sia in generale un alimento facilmente deperibile, può mantenere a lungo invariate le proprie caratteristiche chimiche ed organolettiche: la qualità del prodotto può restare integra per oltre 36 mesi, ma è consigliabile consumarlo entro 4-6 mesi dalla spremitura. Visto che in caso di basse temperature l’olio può congelarsi, prima di consumarlo è necessario riportare il recipiente a temperatura ambiente (16°C-18°C) per alcuni minuti e agitarlo ripetutamente per agevolarne il ritorno allo stato naturale. La Qualità dell’Olio Extra Vergine D.O.P. Aprutino Pescarese è espressione delle caratteristiche uniche del territorio in cui viene prodotto e della sapienza degli olivicoltori. Essi curano le proprie piante secondo le regole di una tradizione tramandata di padre in figlio.