Come sappiamo ogni alimento deve, per legge, riportare sulla confezione una data di scadenza. Ma spesso quest’ultima è solo un’indicazione generale che non attesta realmente lo stato di deperibilità dei cibi. A me, ma penso anche a voi, è capitato spesso di consumare degli alimenti, come biscotti, pane etc. dopo la scadenza e di averli trovati in ottimo stato, e al contrario di averne scartati altri oramai rovinati nonostante non ancora scadessero. Ma quali sono gli alimenti che possono essere consumati anche dopo la scadenza? In questa mia guida ho stilato un elenco di quelli che sono i tempi di vita degli alimenti maggiormente consumati, offrendo alcuni consigli su come conservarli per mantenerli più a lungo.
Una prima cosa importante da sapere è che tra le date di scadenza c’è da fare una distinzione tra due diciture: “consumarsi entro…” e “consumarsi preferibilmente entro…”. Nel primo caso il prodotto deve essere necessariamente consumato entro la data indicata mentre nel secondo caso il prodotto può essere consumato anche se scaduto da un po’ di tempo. I prodotti da “consumarsi entro…” sono quelli da conservare in frigo, al contrario quelli da “consumarsi preferibilmente entro…” includono i prodotti da dispensa.
Nei primi rientrano tutti i cibi freschi per alcuni dei quali occorre necessariamente rispettare il tempo limite. In alcuni casi si può andare oltre quest’ultimo a patto però che il frigorifero mantenga una temperatura di almeno 4 C gradi.
Ecco gli alimenti che possono essere consumati anche dopo la scadenza
-La frutta ha una conservazione diversa a seconda del tipo, quella più delicata come ciliegie e fragole dura qualche giorno mentre quella più resistente, come le mele, anche settimane. Lo stesso accade per le verdure. Entrambe, frutta e verdura, vanno conservate in appositi cassetti del frigo. Se troppo matura, la frutta può essere utilizzata per preparare un succo. Per fare questo basta avere un estrattore di succo, elettrodomestico il cui funzionamento è spiegato in questa guida sugli estrattori di Roberto Tori.
-L’insalata acquistata in ceppo può essere conservata insieme alle verdure mentre quella confezionata è preferibile conservarla sul piano alto del frigorifero perché più freddo.
-Il latte, se fresco, può essere consumato anche se scaduto di un giorno a patto però che venga scaldato in un pentolino. Se alterato si formeranno dei grumi; buttatelo subito. Il latte microfiltrato può essere consumato anche se scaduto da qualche giorno. Accertatevi però che la confezione non sia gonfia.
-I formaggi freschi devono essere consumati entro la data indicata, ma se si notano particolari muffe o gonfiamenti della confezione o un sapore acido e amaro è sconsigliato mangiarli. Al contrario i formaggi stagionati hanno una maggiore durata in frigorifero, anche di settimane, e se si forma della muffa è sufficiente rimuoverla.
-Lo yogurt può essere consumato anche se scaduto da qualche giorno, ma se si notano strani rigonfiamenti sul tappo meglio non assumerlo.
-La carne se non congelata ha una diversa conservazione a seconda del tipo. Quella a fette va consumata entro due giorni, quella macinata entro un giorno mentre i pezzi grandi come l’arrosto entro tre, quattro giorni.
-I salumi confezionati possono essere consumati anche qualche giorno dopo la scadenza. Al contrario, se aperti, entro due giorni massimo.
-Il pesce è un prodotto molto delicato e va conservato sul ripiano più freddo del frigorifero, quello in alto. Va consumato entro due giorni dopo averlo acquistato.
-Le acciughe in barattolo vanno conservate in frigorifero perché sono una semiconserva ma in Italia solitamente le si trovano non nel banco frigo ma negli scaffali.
-Le spremute 100% vanno conservate nel frigorifero e consumate entro qualche giorno, lo stesso vale per i succhi una volta aperti.
I prodotti da dispensa a differenza di quelli da frigo possono essere consumati anche alcuni mesi dopo la data di scadenza. Vediamo quali sono:
-La pasta e il riso, essendo prodotti secchi, possono essere consumati anche alcuni mesi dopo la scadenza. Ma per una buona conservazione, al fine di evitare la formazione di parassiti e batteri è buona norma conservarli in contenitori di vetro.
-I biscotti e i crackers possono essere consumati anche se scaduto da un po’ di tempo, non succede nulla alla salute. Certo, potrebbero perdere sapore e risultare meno croccanti.
-Il pane per toast una volta aperto andrebbe consumato entro dieci giorni circa. Attenzione, è preferibile non conservarlo in frigo, perderebbe il suo buon sapore; meglio congelarlo.
-Il latte a lunga conservazione come suggerisce il termine stesso può essere conservato per mesi. Ma una volta aperto va consumato entro tre o quattro giorni. Tuttavia è sempre opportuno fare attenzione che non sia inacidito.
-L’olio ha una lunga conservazione ma oltre la data di scadenza potrebbe irrancidire. Per una buona conservazione è buona norma adoperare le bottiglie in vetro scuro.
-I prodotti in scatola oltre ad avere una data di scadenza lunga possono essere consumati anche mesi dopo quest’ultima, perché sterilizzati. Tuttavia occorre fare attenzione che la confezione non abbia subito danni.
-Per quanto concerne le conserve, nonostante abbiano una scadenza lunga. occorre non andare troppo oltre, perché l’olio solitamente si irrancidisce. Una volta aperte poi è preferibile consumarle entro due settimane.
-Le marmellate possono essere consumate entro due anni, se chiuse. Se aperte è opportuno conservarle in frigo ma se si forma la muffa è buona norma non consumarle ma buttarle.
-Il miele è tra i prodotti dalla durata più lunga. Spesso si cristallizza, ma nessun timore, basta riscaldarlo, anche a bagnomaria.
Gli unici prodotti che non hanno alcun limite di tempo sono il sale, lo zucchero, l’aceto e le gomme da masticare. Si tratta infatti di alimenti che pur passando il tempo non tendono a deteriorarsi e per questo la legge ha disposto di non indicare una data di scadenza.