Oggi vediamo come scegliere il ribes nero, analizzando quali sono i prodotti disponibili sul mercato.
Il Ribes nigrum o Ribes nero è anche indicato con il termine Cassis e cresce soprattutto in Asia e in Europa, in terreni di montagna e collina. Come le altre varietà di ribes, questo arbusto può raggiungere un’altezza di 2 metri e presenta una chioma costituita da moltissimi rami e foglie, particolarmente fitti.
Caratteristiche
Le foglie hanno una superficie superiore liscia e una pagina inferiore coperta da una leggera peluria e caratterizzata da ghiandole giallastre, che producono oli essenziali profumati. Questa pianta presenta dei fiori verdi o bianchi, costituiti da 5 petali, non molto appariscenti.
I fiori nascono in primavera e sono riuniti in rametti che prendono il nome di racemi. In estate vengono prodotte le bacche. I frutti sono riuniti in piccoli grappoli e sono di colore viola scuro. Il gusto non li rende particolarmente adatti ad essere consumati freschi: nella maggior parte dei casi il ribes nero viene usato per la preparazione di prodotti come i liquori da parte delle industrie di trasformazione alimentare. Alcuni liquori che vengono ottenuti da questi frutti sono la Crème de Cassis e il Ratafià.
Il primo ha una gradazione alcolica del 20% e viene prodotto in Lussemburgo, in Francia nella regione della Borgogna e nel Québec. La versione Francese, la Crème de Cassis de Bourgogne, ha ricevuto la certificazione di prodotto a Denominazione di Origine Controllata (DOC).
Questo liquore ha un gusto dolce, è di colore rosso, ed entra a far parte dell’aperitivo Kir. Molte varietà di ribes nero provengono dall’estero ma possono adattarsi alle condizioni climatiche Italiane, sebbene non sopportino temperature troppo alte. Tra le cultivar più diffuse si annoverano Black Reward, Noir de Bourgogne, Tenah, Climax, Black Down, Burga, Gigante di Boskoop. Particolarmente interessanti sono le piante ibride ottenute dall’incrocio tra questa specie e l’uva spina. Queste varietà sono caratterizzate da dimensioni più piccole, non presentano spine e producono frutti più adatti al consumo diretto. Tra gli ibridi ricordiamo Jostine, Josta e Jogranda.
Proprietà
Anche il ribes nero, come quello rosso, offre buone quantità di vitamine e sostanze antiossidanti. Le sue proprietà diuretiche e depurative sono note fin dall’antichità, pertanto è sempre stata considerata una pianta adatta a svariati usi terapeutici. Basti pensare che i riferimenti nei trattati di medicina si trovano già dal 1583, quando le proprietà benefiche del ribes furono elencate nel “Trattato de’ cibi e del bere” di Baldassare Pisanelli.
Le bacche contengono importanti quantità di vitamina C, pertanto il ribes nero può fornire un aiuto per aumentare le difese del sistema immunitario. Nel settore della medicina naturale e dell’erboristeria, i piccoli semi del ribes nero vengono utilizzati per la realizzazione di oli essenziali, mentre le foglie vengono impiegate per la preparazione di infusi o tisane.
Coltivazione
Il ribes nero può crescere sulla maggior parte delle tipologie di terreno, a patto che non sia caratterizzato da un eccessivo ristagno d’acqua. Nella maggior parte dei casi non è necessario innaffiare gli arbusti, ma è sufficiente l’acqua delle piogge. La pianta si propaga per talea (trapiantando i fusti che si sviluppano alla base della ceppaia. Questa operazione deve essere effettuata in primavera).
Come per quanto riguarda il riber rosso, è necessario prestare particolare cura nell’esecuzione della potatura, poiché in genere i frutti non vengono prodotti dai rami che li hanno prodotti l’anno precedente, e che quindi devono essere eliminati per favorire il rinnovo dell’arbusto. La raccolta delle bacche avviene durante l’estate, nei mesi compresi da giugno a settembre. Non si tratta di un’operazione particolarmente complicata poiché basta spezzare il peduncolo alla base. La maturazione dura anche 3 settimane, pertanto è bene effettuare la raccolta in due o tre riprese.