Oggi vediamo come scegliere il migliore sale da cucina, analizzando quali sono i prodotti disponibili sul mercato.
Il sale da cucina è utilizzato per insaporire la maggior parte delle pietanze, anche se è necessario controllarne l’apporto per via della pressione o di altre condizioni mediche, non c’è modo di eliminarlo del tutto dall’alimentazione, poiché è contenuto nei cibi. Leggi la guida per conoscerne storia, caratteristiche, tipologie, e come scegliere il sale da cucina in base a criteri di qualità, prezzo e corretta informazione per il consumatore.
Come Scegliere Sale da Cucina
Il suo valore è stato riconosciuto sin dall’antichità, dal momento che veniva usato come moneta di scambio nell’antica Cina e nei paesi Mediterranei. E’ stato anche utilizzato come arma: quando viene sparso sulla terra, il campo diventa talmente arido che nel mondo antico veniva utilizzata come punizione per le città conquistate. Ad esempio su Cartagine, sconfitta da Roma durante le guerra Puniche, venne sparso il sale in modo che la città non potesse più rinascere. Per via dei loro ruoli chiave nel commercio del sale, le città Italiane di Genova, Pisa e Venezia acquistarono molto potere al tempo delle Repubbliche Marinare. Negli Stati Uniti, la necessità di una via per il trasporto del sale porto alla costruzione del Canale di Erie. I maggiori produttori odierni sono la Cina e gli Stati Uniti.
Sale è il termine comunemente usato per indicare il minerale denominato halite. La sua formula chimica è NaCl, cloruro di sodio. Nella sua forma solida è un cristallo trasparente a forma di cubo. Non soltanto si trova in natura nell’acqua del mare, dalla quale può essere estratto, ma esistono anche depositi di questo minerale sottoterra, estraibili tramite miniere.
I depositi sotterranei di sale vengono estratti con il metodo “room and pillar”. Parte del minerale viene estratto disegnando una serie di cavità all’interno del filone, sostenute dai pilastri di sale che vengono lasciati nella miniera. Il 20% del minerale estratto viene utilizzato per realizzare sodio con il quale si produrranno vetro e sapone. Il 45% è utilizzato per produrre carta, plastica, pesticidi, fluidi per disincrostare i metalli e fluidi di raffreddamento. Il restante 20% viene utilizzato per far sciogliere il ghiaccio su strade e autostrade. Solo il 5% finisce nell’industria alimentare.
Il sale estratto da una miniera non è pronto per essere utilizzato come alimento da tavola. Deve essere ridotto in polvere e mescolato con un’altra sostanza chimica, come il carbonato di calcio, perché possa scendere con facilità da una saliera. Ad esso viene inoltre aggiunto lo iodio, o viene trattato con ioduro di potassio o ioduro di sodio per ridurre la carenza di iodio nella popolazione, responsabile del gozzo. Si tratta di una malattia caratterizzata da un aumento di volume della ghiandola tiroide, nel collo. Il sale non viene immagazzinato dall’organismo: è necessario introdurne alcuni grammi ogni giorno per mantenere l’equilibrio elettrolitico.
Il sale ha influenzato anche il nostro linguaggio, ad esempio la parola Latina “sal” è la radice della parola salario. Per indicare una persona intelligente si può dire che ha del sale in zucca.
Ciò che rende particolarmente gustoso e fa si che il sale non possa mancare sulle nostre tavole è il sodio. Questo elemento è tuttavia presente in natura non solo nel nostro organismo, ma anche negli altri alimenti che mangiamo: anzi, tali quantità sono perfettamente sufficienti ad integrare il nostro fabbisogno giornaliero. Volendo definire delle misure, si consiglia di limitare l’uso di sale e portarlo intorno ai 5 grammi al giorno.
In commercio esistono diverse qualità di sale. Vediamo quali sono e quali caratteristiche possiedono
-Sale comune
Il sale comune è il sale normalmente utilizzato. Si tratta di un sale raffinato sottoposto cioè ad un processo di raffinatura che gli dona il tipico colore bianco e lucido.
-Sale integrale
Meno diffuso del sale comune è invece il sale integrale non sottoposto a raffinatura e quindi contenente iodio, rame, bronzo e zinco. Si tratta di un tipo di sale più costoso ma anche più salato, pertanto chi lo usa deve fare attenzione alle dosi.
-Sale iodato
Il sale iodato è un tipo di sale meno costoso rispetto a quello integrale, ma che a differenza di quest’ultimo ha subito il processo di raffinatura. Ciò che lo caratterizza e lo distingue dagli altri tipi di sale è il suo apporto considerevole di iodio, l’ideale dunque per chi soffre di problemi legati alla carenza di questa sostanza, come quelli della tiroide.
-Sale iposodico
Il sale iposodico è il sale ideale per chi soffre di ipertensione e problemi ai reni. Si tratta infatti di un tipo di sale con una minore percentuale di sodio e una maggiore dose di potassio.
-Sale speziato
Questo tipo di sale è caratterizzato dall’aggiunta di spezie tritate. Il suo uso è consigliato a chi non soffre di particolari problemi di salute e vuole donare ai propri piatti un sapore in più.
-Sale rosa dell’Himalaya
Si tratta di un sale proveniente, come dice il nome stesso, dall’Hymalaia. Gli studiosi lo definiscono un sale salutare poiché contiene ben 84 minerali dal potere benefico. Pare infatti che il suo uso abbia effetti positivi sull’apparato digestivo, scheletrico, muscolare e nervoso della persona. Il suo costo è piuttosto elevato ma il suo sapore è decisamente migliore di quello degli altri tipi di sale. Conosciuto da poco nel nostro paese, pare che abbia effetti benefici anche sulla cellulite.
Il sale è presente anche in altri condimenti come dadi, maionese, ketchup…, nonché in gran parte degli alimenti che mangiamo( persino nella frutta). In genere viene utilizzato il sale iodato,e in cucina molto usato è anche il sale con fluoro. Vi sono altre varianti, come il sale marino, o anche dei condimenti leggermente diversi, ma sempre a base di sale ( come il sale alle erbe)
-Acqua
Anche se potremmo dimenticarcene, anche l’acqua contiene sale, benché in quantità molto piccole. Per questo motivo vi sono alcune acque minerali che puntano proprio sul fatto di essere povere di sodio. Comunque sia, è molto importante bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, che aiutano a regolare la temperatura corporea, oltre ad essere fonte importante di calcio e magnesio.
-Pane
Già mangiare pane aiuta il nostro organismo nell’apporto di sale quotidiano, anche se tendenzialmente si pensa che questo elemento sia relativamente presente. In teoria infatti con una fetta di pane da 50 grammi si accumulano 0,5 grammi di sale, molti se si tiene presente la soglia di 5 grammi al giorno. Cracker e grissini sono inoltre spesso utilizzati come varianti o addirittura come ulteriore accompagnamento del pane: tali cibi tuttavia contengono un tasso di sale più elevato ( soprattutto nelle varianti che, oltre che nell’impasto, sono salate in superficie.
-Formaggi
Come è noto il sale è presente in buona quantità anche nel formaggio: i dosaggi sono diversi a seconda che si guardi ad un formaggio fresco oppure più stagionato. Attenzione quindi a non esagerare, soprattutto con i formaggi del secondo tipo: senza accorgervene, con un solo pezzo di formaggio potreste ingerire quasi la totalità di sale consigliata al giorno.
-Salumi
Ugualmente, nei salumi troviamo una alta quantità di sale. Bisognerà quindi consumare questi prodotti con criterio e accortezza, senza contare che, in generale, non dovrebbe mai abusare di questo prodotto. Perché un prodotto possa essere definito “povero di sodio” è necessario che vi sia solo lo 0,12 grammi di sale in riferimento a 100 grammi di prodotto al netto. Anche se vi sono delle regole per quanto riguarda le indicazioni obbligatorie sulle etichette degli alimenti, quella del sale non è elencata tra le voci essenziali.
Ora che abbiamo delle indicazioni di massima sui contenuti e le “insidie” del sale, è opportuno pensare nella pratica a come ridurre e dosare questo alimento. Ciò potrebbe risultare meno difficile di quanto non si pensi, poichè una diminuzione di sale non viene percepita sgradevolmente dal nostro palato. Con un po’ di buona volontà, in poco tempo ci abitueremo a condire poco i cibi, e addirittura arriveremo ad adeguare senza sforzo le dosi al nostro “nuovo”gusto. Per chi ha particolari difficoltà, potranno essere di aiuto usare come alternative spezie e aromi. Per chi deve prendere misure drastiche per particolari problemi di salute, un ulteriore aiuto può essere quello di comprare alimenti poveri di sodio.
Ci sono poche ma essenziali regole per regolare il consumo di sale e non rinunciare alla buona tavola. Innanzitutto, è opportuno consumare molta frutta e verdura preferibilmente cruda e senza condimenti: potremo così assaporare meglio il loro sapore. Con qualche sforzo in più, ma solo iniziale, eliminare gradualmente il sale in cucina. Attenzione però a non sopperire con altri condimenti altrettanto ricchi di sodio, vanno bene invece le spezie e le erbe. Infatti utilizzare salvia, basilico, peperoncino, cipolla, pepe e molti altri esalta il sapore dei cibi cucinati. Per aiutare anche i bambini ad abituarsi, evitare di aggiungere il sale nelle pappe dei neonati durante il primo anno. Regola assoluta e ferrea deve essere invece quella di ridurre al minimo cibi già pronti e alimenti come insaccati e formaggi grassi.
Sale da Cucina più Venduto
In conclusione mettiamo a disposizione una lista del sale da cucina più venduto online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti che si trovano nell’elenco è possibile leggere le opinioni e i commenti dei clienti.