Oggi vediamo come scegliere il migliore vino bianco, analizzando quali sono i prodotti disponibili sul mercato.
Pare che il vino sia nato in tempi antichissimi in Oriente, in quella che per spesso e non senza motivo viene definita la culla della civiltà. I geroglifici egizi ci danno informazioni piuttosto dettagliate sulle tecniche enologiche utilizzate dal popolo dei faraoni. Pare che gli egizi fossero precisi, meticolosi ed efficienti a partire dalla coltivazione della vite fino alla conservazione del vino e che le loro tecniche fossero complesse e continuamente sottoposte a perfezionamento.
Ma fu attraverso i Greci e i Fenici che il vino fece la sua comparsa in Europa, diffondendosi ampiamente soprattutto all’epoca dell’Impero Romano: pare che jn questo periodo la vite fosse coltivata anche alle estreme propaggini dell’Europa Settentrionale. I Romani scrissero tantissimo sul vino e questo ci da oggi la possibilità di tracciare una mappa vinicola dell’Italia dell’epoca e di conoscere molti aspetti curiosi sull’uso che di questa bevanda si faceva. Importante è ricordare che i Romani furono i primi a introdurre, o comunque a enfatizzare, il concetto di “invecchiamento” del vino, che cominciarono a conservare in barili di legno e bottiglie di vetro, a differenza dei Greci che utilizzavano invece anfore di terracotta.
Nel Medioevo fu la Chiesa Cattolica, con il suo potere assoluto, ad influenzare maggiormente le tecniche enologiche e la produzione del vino. I vini più prestigiosi erano prodotti proprio da monaci, primi fra tutti i Benedettini e i Cistercensi. Le tecniche di viticoltura hanno continuato a svilupparsi ed evolversi negli ultimi secoli, dovendo fronteggiare anche la concorrenza di nuove bevande deliziose e conservabili a lungo come il thè, la cioccolata, i distillati o la birra. La ricerca della migliore qualità possibile impegna ogni produttore che voglia inserirsi nel mercato reggendo la concorrenza e ottenendo buoni risultati a livello di prestigio oltre che di vendite.
Caratteristiche del Vino Bianco
I vini bianchi si differenziano dai vini rossi per quanto riguarda le caratteristiche e lo svolgimento del processo di vinificazione, cioè quel processo che consente all’uva di trasformarsi in vino. Mentre nella vinificazione in rosso abbiamo il contatto tra vinacce e mosto in trasformazione (processo di macerazione), questo non accade nella vinificazione in bianco. Al contrario di quanto si potrebbe credere, si possono produrre vini bianchi anche utilizzando uve rosse: basta effettuare la sgrondatura, che consiste nell’eliminazione delle bucce, le quali contengono la maggioranza delle sostanze pigmentanti.
Di solito i mosti vengono decantati e filtrati per ottenere un vino che sia il più possibile limpido e fine. Bisogna ricordare che la vinificazione in bianco è resa particolarmente delicata dal fatto che bisogna evitare il contatto con l’aria: questo potrebbe infatti causare ossidazione e peggiorare notevolmente le caratteristiche organolettiche del vino.
Volendo fare una descrizione generale delle caratteristiche del vino bianco, dobbiamo dire naturalmente che esso esteriormente si presenta di colore giallo in svariate tonalità, che vanno dall’ambrato al verdolino, dal dorato al paglierino. Il suo profumo è generalmente floreale e fruttato, forse anche per questo si tende a considerarlo più leggero e facile da degustare e apprezzare rispetto ai più forti e corposi vini rossi.
In effetti il vino bianco è meno alcolico di quello rosso e tende quindi a prestarsi con maggior facilità a diverse situazioni e ad essere particolarmente indicato e godibile anche durante la stagione estiva. Possiamo dire che i vini bianchi vanno consumati entro due o tre anni dalla vendemmia, anche se ultimamente gli intenditori stanno rivalutando la capacità del vino bianco di “stagionare” proprio come accade per il vino rosso. Esistono quindi oggi alcuni tipi di vino bianco particolarmente longevi, dati da una vinificazione complessa e sempre più perfezionata.
Classificazione
I vini, bianchi o rossi che siano, possono innanzitutto essere classificati in base ai due elementi del vitigno e della zona di produzione. I cosiddetti “vitigni internazionali”, famosi in tutto il mondo, sono per quanto riguarda i vini bianchi lo Chardonnay, il Sauvignon blanc, il Muscat ed il Riesling. Lo Chardonnay prende il nome dall’omonimo comune francese di Chardonnay, che si trova in Borgogna: si tratta di un vitigno molto flessibile, che è in grado di adattarsi a svariati climi e latitudini e produce se coltivato adeguatamente vini in grado di conservarsi e migliorare in bottiglia, anche per decenni.
Il Riesling Renano è invece originario della Germania, a partire dalla quale si è diffuso ampiamente, fino a essere coltivato oggi un po’ in tutto il mondo. Secondo molti appassionati ed esperti degustatori da questo vitigno si possono ottenere vini per palati particolarmente raffinati, caratterizzati soprattutto dall’equilibrio tra contenuto alcolico, dolcezza ed acidità. I vitigni bianchi più diffusi in Italia sono il Vermentino, il Moscato, la Vernaccia e il Trebbiano.
Per quanto riguarda invece le zone di produzione, quelle più famose al mondo sono la Champagne, la Borgogna e la provincia di Bordeaux in Francia, la Rioja in Spagna e la Napa Valley in California. Nel nostro paese le zone di produzione più conosciute sono il Barolo, il Chianti, il Barbaresco, il Marsala, il Montefalco, il Montalcino e la Valpolicella.
Come Scegliere il Vino Bianco
Certo la scelta di un vino può sembrare un’operazione piuttosto complicata a chiunque non sia particolarmente esperto in materia. Quella di percepire la differenza tra un vino e l’altro è in effetti una capacità che non tutti hanno e che si acquisisce soltanto col tempo e con la pratica. Tuttavia, anche per tutti coloro che non sono o non si ritengono raffinati conoscitori del vino, è possibile acquistarne una bottiglia facendo una scelta buona e soprattutto adeguata alle circostanze e agli usi che se ne intendono fare. Fondamentale è proprio, come per molti altri prodotti alimentari e non, tenere in considerazione la destinazione, l’uso, la situazione in cui ciò che stiamo per comprare dovrà essere consumato.
Tenendo ben conto di questi elementi sarà più facile valutare le caratteristiche del prodotto e riflettere sul rapporto qualità-prezzo. Un grosso aiuto può venire in primo luogo dalla consultazione dell’etichetta posizionata sulla bottiglia: essa costituisce una sorta di carta d’identità del vino stesso, e per legge deve indicare innanzitutto provenienza, grado alcolico e composizione chimica del prodotto. Per i vini DOC e DOCG è obbligatorio inoltre indicare l’anno di produzione.
Oltre a queste indicazioni, molto tecniche e forse di scarso aiuto per quanto riguarda la scelta concreta del prodotto, ne troviamo solitamente altre aggiuntive e facoltative, che descrivono più accuratamente le caratteristiche del vino, utilizzando termini che possono suonare curiosi ma che sono comunque indicativi. Eccone alcuni esempi
Armonico: vino caratterizzato da un rapporto perfetto tra sapore e aroma.
Leggero: vino a bassa gradazione alcolica.
Brillante: vino dal colore molto luminoso.
Aromatico:vino dal profumo molto forte.
Persistente: vino dal profumo che dura a lungo.
Un ulteriore, importantissimo aiuto che le etichette ci danno per fortuna sempre più spesso, sono quelle indicazioni su quali sono i cibi più indicati da accostare al vino in questione: se leggiamo attentamente tutto questo sarà davvero difficile sbagliare accostamento.
Vini Bianchi più Venduti Online
In conclusione mettiamo a disposizione una lista dei vini bianchi più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti che si trovano nell’elenco è possibile leggere le opinioni e i commenti dei clienti.