Oggi vediamo come scegliere il vino da tavola.
Come Scegliere Vino da Tavola
Il vino è senza alcun dubbio una delle bevande più apprezzate e consumate in tutto il mondo. Oggi, nel nostro approfondimento del martedi, vogliamo dedicarci esclusivamente a quello “da pasto” o “da tavola”, facilmente reperibile in tutti i supermercati.
Si tratta di vini comuni, prodotti con uve bianche o rosse provenienti da vitigni diversi, e sottoposti a controlli meno severi di quelli che regolano i vini DOC e DOCG. Anche qui però è possibile distinguere i prodotti migliori, ai quali vengono assegnate le denominazioni IGT (Indicazione Geografica Tipica), ovvero una certificazione che sta ad indicare vini da tavola di qualità prodotti in aree generalmente ampie (in determinate regioni o aree geografiche autorizzate per legge). La menzione IGT può essere sostituita dalla menzione Vin de pays per i vini prodotti in Valle d’Aosta, e dalla menzione Landwein per i vini prodotti nella provincia di Bolzano.
L’etichetta.
Risulta essere il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali a sancire quali informazioni sono obbligatorie o facoltative in una confezione di vino da tavola venduta nei negozi e supermercati. Le informazioni obbligatorie sono
-Menzione “Vino da tavola“ con dimensioni di almeno il doppio rispetto a quelle utilizzate per indicare la sede dell’imbottigliatore.
-Nome o ragione sociale dell’imbottigliatore, completato, secondo i casi, con i termini: “Imbottigliatore …”, “Imbottigliato da …”, “Condizionato da …” (per i recipienti diversi dalle bottiglie). Nel caso d’imbottigliamento per conto terzi: “Imbottigliato per … da …”, “Condizionato per … da …” (per i recipienti diversi dalle bottiglie).
-La sede principale dell’imbottigliatore (indicazione del Comune o frazione e dello Stato membro). Deve essere indicata in caratteri di dimensioni non superiori alla metà di quelli con i quali è riportata la dicitura “Vino da tavola“. Lo Stato membro in cui ha sede l’imbottigliatore, deve essere in caratteri dello stesso tipo e della stessa dimensione con cui è indicata la sede, per esteso, dopo l’indicazione del Comune.
-Nome dello Stato membro (per i vini destinati all’estero) nel cui territorio sono state raccolte le uve ed ha avuto luogo la vinificazione. Nel caso in cui queste due operazioni abbiano avuto luogo nello stesso Stato membro. In caso contrario va indicato: “Vino ottenuto in … da uve raccolte in …” completato dall’indicazione degli Stati membri.
-Il volume nominale deve essere indicato in litri, centilitri o millilitri, espresso in cifre accompagnate dall’unità di misura utilizzata o dal simbolo di tale unità. L’indicazione del Volume nominale del prodotto sull’etichetta è fatta a mezzo di cifre di un’altezza minima di: 6 millimetri se il volume nominale è superiore a 100 centilitri; 4 millimetri se il volume nominale è pari o inferiore a 100 centilitri e superiore a 20 centilitri; 3 millimetri se il volume nominale è pari o inferiore a 20 centilitri e superiore a 5 centilitri; 2 millimetri se il volume nominale è pari o inferiore a 5 centilitri.
-Titolo alcolometrico effettivo, va riportato in unità e mezza unità di percentuale in volume. La cifra corrispondente alla gradazione alcolometrica effettiva è seguita dal simbolo “% Vol”. Tale indicazione può essere eventualmente preceduta dalla dizione “gradazione alcolometrica effettiva” o “alcole effettivo” o dall’abbreviazione “alc.”
-Indicazioni ecologiche: consistono in un invito, chiaramente visibile sui contenitori o sulle etichette, a non disperdere i contenitori nell’ambiente dopo l’uso, in forma di messaggio scritto o di pittogramma.
-Materiali di cui è composto il contenitore, al fine di consentire l’identificazione dei materiali diversi dal vetro, i contenitori per i liquidi destinati al mercato interno devono essere contrassegnati mediante un esagono regolare o un cerchio all’interno del quale deve essere riportata una abbreviazione corrispondente al materiale utilizzato per la fabbricazione
-Lotto, per lotto si intende un insieme di unità di vendita di vino, prodotto o confezionato in circostanze praticamente identiche. Il lotto è determinato dal produttore o dall’imbottigliatore; figura in modo da essere facilmente visibile, chiaramente leggibile ed indelebile ed è preceduto dalla lettera “L”, salvo nel caso in cui sia riportato in modo da essere distinto dalle altre indicazioni in etichettatura.
Informazioni facoltative che si possono trovare in una confezione di vino da tavola (a discrezione totale del produttore): caratteristiche del vino; temperatura di servizio; eventuali abbinamenti gastronomici; codice a barre.
Vino per vegetariani e vegani
Nonostante il vino provenga semplicemente dalla fermentazione dell’uva, a volte durante la produzione vengono incluse delle sostanze di origine animale, come la caseina o l’albumina d’uovo. Per ovviare a questo problema e garantire un buon vino anche a chi ha deciso di alimentarsi senza pesare sul mondo animale (il 10% degli italiani, superati in percentuale solo dagli indiani), è nata un’apposita certificazione rilasciata dall’Associazione Vegetariana Italiana (Avi) in collaborazione con Valoritalia, uno dei principali certificatori di vino del nostro Paese. Vegetariani e vegani potranno quindi presto riconoscere un vino senza sostanze di origine animale tramite il marchio “Qualità Vegetariana®”.
Valori nutrizionali vino rosso da tavola (dati INRAN). 100 grammi di vino rosso da tavola contengono l’89.2% di acqua, il 10.7% di alcol per 75 Calorie. Inoltre sono presenti anche Potassio (61 mg.) e Sodio (4 mg.).
Valori nutrizionali vino bianco da tavola (dati INRAN). 100 grammi di vino bianco da tavola contengono l’89.8% di acqua, il 10% di alcol per 70 Calorie. Inoltre sono presenti anche Fosforo (74 mg.), Potassio (61 mg.), Calcio (9 mg.), Sodio (4 mg.), Ferro (1 mg.), Tiamina (o Vitamina B1: 0.01 mg.) e Riboflavina (o Vitamina B2: 0.05 mg.).
Rapporto tra qualità e prezzo
Per la nota associazione di consumatori Altroconsumo, il rapporto tra qualità e prezzo dei principali vini da tavola presenti sugli scaffali di super e ipermercati è buono e in diversi casi la presenza di solfiti è bassa (l’anidride solforosa o solfiti, sono additivi conservanti che possono causare reazioni allergiche). Dalle analisi di laboratorio effettuate, i vini sono risultati prodotti di buona qualità e tutti risultano perfettamente dentro i parametri previsti dalla legge riguardo il grado alcolico dichiarato. Come giudizio complessivo, sono tre i vini che si sono aggiudicati la valutazione di migliore del test (a pari punteggio, con una qualità globale di 70 su 100): Tavernello Vino d’Italia Rosso, Cantine Ronco Beccaccia Rosso, La Vignetta Vino Rosso. In tutti e tre i casi i livelli di anidride solforosa (o solfiti) sono risultati piuttosto bassi, tali da non superare la metà del limite legale.
Vini da Tavola più Venduti
In conclusione mettiamo a disposizione una lista dei vini da tavola più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti che si trovano nell’elenco è possibile leggere le opinioni e i commenti dei clienti.